Tradizionale gara d’apertura la Rolex Pro-Am, che offre l’occasione per ammirare in anteprima alcuni professionisti, che poi saranno tra i protagonisti dell’Open, al fianco di personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo appassionati di golf. Il nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale, il norvegese Viktor Hovland, numero dieci, l’inglese Matt Fitzpatrick numero 11, e Francesco Molinari pronti a offrire un anticipo di quello che poi sarà il grande spettacolo del torneo.
Tra gli azzurri saranno in campo anche Francesco Laporta, Renato Paratore, Guido Migliozzi, Gregorio De Leo, Stefano Mazzoli, il neo pro Filippo Celli ed Edoardo Molinari, vice capitano del Team Europe nella Ryder Cup 2023. Non mancheranno il capitano, l’inglese Luke Donald, e l’altro vice capitano, il danese Thomas Bjorn. A guidare le 34 squadre, composte da un pro e da tre amateur, tra gli altri, vi saranno pure gli spagnoli Adri Arnaus, Rafa Cabrera Bello e Gonzalo Fernandez Castaño, l’inglese Tyrrell Hatton, il danese Thorbjorn Olesen e il sudafricano Brandon Stone. Tra i personaggi gli ex calciatori Gabriel Omar Batistuta e Giancarlo Antognoni, lo showman Marcello Macchia, alias Maccio Capatonda.
Edoardo Molinari: “Questo Open d’Italia, da vicecapitano del Team Europe alla Ryder Cup 2023, ha certamente un sapore particolare. Non vedo l’ora di scendere in campo, spero davvero possa essere una grande settimana. La Ryder Cup è sicuramente l’evento più bello da giocare. L’atmosfera che si respira, l’ambiente e il legame che si crea con il pubblico, tutto questo è qualcosa di unico. Sono stati mesi intensi e quelli che ci separano dalla Ryder lo saranno ancora di più. Con Luke Donald, capitano del Team Europe, e con l’altro vicecapitano, Thomas Bjorn, i contatti sono continui. Si sta creando l’atmosfera ideale per raggiungere grandi risultati e ci sono tanti giovani che possono ambire ad avere un posto in squadra”.
Francesco Laporta: “Dopo tante settimane all’estero è sempre bello tornare a casa. Il campo mi sembra un po’ più difficile rispetto all’anno scorso, i green sono più morbidi e c’è tanto rough, quindi bisognerà tirare al meglio i tee shot. Secondo me sarà un torneo con score più alti rispetto al 2021. Prima vittoria qui in Italia? Magari, uno dei tanti sogni che ho nel cassetto. Vincere l’Open davanti alla mia famiglia sarebbe fantastico”.
Filippo Celli: “E’ stato un anno fantastico, pieno di sensazioni irripetibili che mi ricorderò per il resto della vita. In particolare giocare il The Open nell’anno del Centocinquantenario, sul percorso di St. Andrews, è stato veramente incredibile, soprattutto per un amateur. Ho disputato l’Open d’Italia l’anno scorso, ma da dilettante. Era la mia prima gara sul circuito europeo e l’ho affrontata come un’esperienza. Ora le cose saranno diverse. Sono più maturo mentalmente, il mio gioco si è consolidato e sono consapevole di avere tutte le qualità per provare a vincerla. Scenderò in campo sin dal primo giorno per dare il meglio, divertirmi e poi vedere cosa succederà nel mio esordio da professionista”.