Si è conclusa con la vittoria di Jon Rahm l’edizione numero 87ª edizione del Masters Tournament. Sul percorso dell’Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia (USA), lo spagnolo ha firmato con 276 (65 69 73 69, -12) colpi il suo secondo Major superando nella giornata finale Brooks Koepka. Nonostante le difficoltà incontrate dai giocatori, il Masters Tournament di quest’anno è stato un grande successo, confermando la sua posizione come uno dei tornei di golf più importanti e prestigiosi al mondo.
Le prodezze di Mickelson – Il leggendario giocatore di golf Phil Mickelson è stato il protagonista del giro finale del Masters Tournament di quest’anno. Il 52enne di San Diego, California, ha completato la sua prestazione con un punteggio di 65 (-7), il miglior risultato del giorno con ben otto birdie, di cui cinque nelle ultime sette buche, e un solo bogey. La sua straordinaria performance gli ha permesso di salire dalla 22ª posizione fino alla settima nella classifica finale, con un punteggio totale di 282 (-6).
Pioggia e il ritiro di Woods – La giornata è stata caratterizzata da pioggia, vento e interruzioni del gioco, che hanno reso le cose difficili per molti dei partecipanti, tra cui Tiger Woods. Dopo aver giocato sette buche nel terzo round, il golfista ha deciso di ritirarsi a causa del fisico provato da infortuni e interventi chirurgici. Nonostante ciò, Woods ha lasciato il segno con la sua grande grinta e determinazione, raggiungendo il taglio per la 23ª volta consecutiva, eguagliando la striscia di Gary Player (1959-1982) e di Fred Couples (1983-2007).
Molinari e McIlroy out – Il campione italiano Francesco Molinari, che aveva impressionato il pubblico con la sua prestazione nel 2019, è uscito dalla competizione dopo soli 36 buche, con un punteggio di 148 (+4). Molinari ha subito il terzo taglio nelle ultime quattro volte in cui ha partecipato alla competizione. Anche Rory McIlroy ha dovuto rinunciare al suo sogno di completare il “Grande Slam” con l’unico Major che manca nel suo palmares, uscendo dalla gara a metà strada.
Par 3 Contest – Il tradizionale evento-spettacolo che apre la competizione, il Par 3 Contest, ha confermato la sua reputazione come evento in cui il vincitore non riesce mai a indossare la “Green Jacket” quattro giorni dopo. Tom Hoge ha vinto l’evento con l’aiuto di una delle cinque “hole in one” realizzate nell’occasione, portando il totale a 99. Nonostante il suo successo, Hoge è uscito dalla competizione con lo stesso punteggio di Molinari.