Tutti gli occhi del golf nel mese di Luglio saranno per il quarto Major della stagione, il 151° The Open che si terrà dal 20 al 23 di questo mese. Tuttavia, questo fine settimana ci sarà un antipasto imperdibile con il Genesis Scottish Open, un evento organizzato dal DP World Tour e dal PGA Tour. Il feed dei partecipanti è di altissimo livello, con ben otto dei migliori dieci giocatori al mondo, inclusa la stella numero uno Scottie Scheffler. Insieme a lui, tra i grandi nomi presenti, ci saranno il nordirlandese Rory McIlroy (terzo), i californiani Patrick Cantlay (quarto), Xander Schauffele (sesto, che difenderà il titolo conquistato nel 2022) e Max Homa (ottavo). Non possiamo dimenticare il norvegese Viktor Hovland (quinto), l’inglese Matt Fitzpatrick (nono) e il texano Jordan Spieth (decimo).
In campo troveremo anche tre giocatori italiani: Guido Migliozzi e i fratelli Francesco ed Edoardo Molinari. Questa prova è particolarmente importante, soprattutto per “Chicco” Molinari, che fa ritorno in Europa dopo aver disputato la prima parte della stagione negli Stati Uniti. Il torinese giocherà i primi due round della competizione al fianco del capitano della Ryder Cup, l’inglese Luke Donald, il quale dovrà prendere una decisione nelle prossime settimane riguardo una delle sei wild card disponibili per completare la squadra europea.
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— Genesis Scottish Open (@ScottishOpen) July 13, 2023
La storia del torneo
Il Genesis Scottish Open, giunto alla 41ª edizione, è nato nel 1972. A parte Schauffele, che proverà a divenire il primo imporsi per due volte di fila, hanno l’opportunità di fare la doppietta altri past winner: Min Woo Lee, Aaron Rai, Rafa Cabrera Bello, Alex Noren, Rickie Fowler e Justin Rose. Oltre a Edoardo Molinari, si sono imposti nell’evento anche Luke Donald (2011) e Thomas Bjorn (1996), ma il trio dovrà dividere l’attenzione sul campo con i compiti relativi ai loro incarichi. Storicamente lo Scottish Open ha avuto un prologo con due edizioni nel 1935 e nel 1936, ma rimasero isolate.