Golf e fantasmi. Incredibile ma vero, molti campi da golf tra Inghilterra, Scozia e America hanno strane storie da raccontare, e questa che stiamo per raccontarvi è una di queste. Preparati a immergerti nel lato oscuro del golf, dove i bunker si trasformano in tombe e i fairway si allungano nell’oscurità.
Tom, trasferitosi da poco in una tranquilla cittadina, decise di esplorare il campo da golf locale, famoso per la sua bellezza ma anche per le storie misteriose che lo circondavano. Aveva sentito voci secondo cui il campo era stato costruito su un antico cimitero, ma non aveva mai dato peso a tali dicerie. Mentre entrava nel campo al crepuscolo, Tom incontrò un caddie solitario con una strana espressione sul volto. Il caddie si presentò come Dorian e, nonostante l’aria enigmatica, fornì a Tom alcune informazioni utili sul campo. Tom sentì un brivido lungo la schiena, ma scosse la testa, attribuendo la sensazione alla stanchezza.
Durante la partita, una strana nebbia iniziò a coprire il campo e Tom notò la figura di Dorian che lo seguiva a distanza. Ogni volta che cercava di avvicinarsi, il caddie scompariva misteriosamente. I rumori insoliti e le palle da golf che sembravano muoversi in modo strano aumentarono il senso di inquietudine di Tom. Alla buca numero 18, Tom si sentì osservato e la figura di Dorian apparve di nuovo, questa volta più vicina. Deciso a chiarire la situazione, Tom si avvicinò, ma la figura svanì come un’ombra. In quel momento, il vento portò un sussurro che sembrava chiamare il suo nome. Tom sentì il cuore battere forte e la nebbia si addensò, rendendo difficile vedere oltre pochi metri.
Dopo una fuga frenetica, Tom lasciò il campo con un senso di inquietudine. Tornato in città, decise di fare qualche ricerca e scoprì che Dorian era stato un campione storico di quel campo, morto in circostanze misteriose nel 1936 proprio su quella buca. La rivelazione lasciò Tom sbigottito e pensieroso. Ogni volta che passava vicino al campo da golf, non poteva fare a meno di guardarlo con rispetto e una punta di timore, ricordando quella partita inquietante al crepuscolo, giocata all’ombra di un caddie che non apparteneva più a questo mondo…