Per sviluppo sostenibile si intende lo sviluppo volto a soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di far fronte ai propri bisogni. In ambito ambientale, la sostenibilità è il processo di cambiamento nel quale lo sfruttamento delle risorse, il piano degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e le modifiche istituzionali sono tutti in sintonia e valorizzano il potenziale attuale e futuro al fine di far fronte ai bisogni e alle aspirazioni dell’uomo. Il golf è uno sport strettamente intrecciato con i paesaggi e le comunità. La R&A definisce la sostenibilità del campo da golf come: “Ottimizzare la qualità di gioco del campo da golf in armonia con la conservazione del suo ambiente naturale sotto una gestione economicamente sana e socialmente responsabile”. La sostenibilità ambientale nel campo da golf si traduce nel fatto che ogni circolo deve, all’interno dei budget, creare e gestire un manto erboso asciutto, compatto e arioso su un campo da golf popolato da erbe che richiedono il minor numero possibile di prodotti chimici, fertilizzanti e acqua per la manutenzione. Ciò significherà meno rifiuti e meno rischi di inquinare l’ambiente, proteggendo la salute della biosfera. Un approccio sostenibile tiene conto sia dei fattori ambientali che di quelli economici, pur continuando a puntare a superfici di gioco di alta qualità. La R&A considera la sostenibilità come centrale per il suo obiettivo di avere più persone che giocano a golf in più strutture in più paesi. Negli ultimi anni, la sostenibilità ambientale è diventata un obiettivo crescente nel mondo del golf sia per la gestione dei campi sia per la fabbricazione di prodotti dedicati ecosostenibili. L’implementazione di pratiche rispettose dell’ambiente, la salvaguardia delle aree naturali, la gestione delle risorse idriche, le campagne di sensibilizzazione che favoriscono lo sviluppo, la produzione e l’utilizzo di prodotti per i golfisti realizzati con materiali riciclati e in modi più rispettosi dell’ambiente, sono tutte misure che fanno parte di una strategia di mercato che cerca di conciliare la sostenibilità ambientale e il mondo del golf. La sostenibilità ambientale non implica soltanto costi ma è anche un’opportunità di creazione del valore di impresa tramite il riconoscimento e il potenziamento del brand e della sua reputazione da parte dei clienti. L’investimento iniziale viene presto ricompensato con un aumento dell’efficienza grazie alla riduzione dei rifiuti, all’uso più consapevole e funzionale delle risorse, a una migliore differenziazione del prodotto e a una maggiore opportunità di innovazione.
Per i campi, a livello mondiale, la GEO (Golf Environment Organisation), un’organizzazione no-profit e non governativa il cui fine è la promozione della sostenibilità nel golf, emette una certificazione, la certificazione ambientale GEO. Tale riconoscimento viene conferito ai campi da golf gestiti secondo criteri di sostenibilità ambientale. Ogni campo da golf rappresenta un’oasi protetto dove il mantenimento dell’ecosistema e la tutela della biodiversità e della funzionalità della rete ecologica, rappresentano un grande valore per il territorio. La conservazione del patrimonio paesaggistico, l’inclusione di spazi verdi ricreativi in contesti urbanizzati e la creazione di lavoro, svago e istruzione nelle comunità locali sono tutti aspetti positivi che l’industria del golf trasmette con il suo operato. La gestione delle risorse idriche, fondamentali per l’irrigazione, e la cura del prato, hanno un forte impatto sulle acque superficiali e sotterranee e, se ben gestite, apportano una ricchezza sotterrata per il territorio.
Dato il grande impatto che ogni campo esercita, un campo mal gestito, però, può portare a seri danni ambientali. Per questo, la Certificazione Ambientale GEO può essere considerata una sorta di bilancio ambientale per il golf che concede ai circoli certificati di essere riconosciuti e pubblicizzati per il loro impegno. GEO, grazie alle sue partnerships con varie Associazioni e Federazioni nazionali di golf (tra cui la FIG), Università ed Enti di ricerca e associazioni ambientaliste, consente a chi si occupa di golf e ambiente di innalzare gli standard ambientali, di fornire soluzioni pratiche e valutare le proprie prestazioni. Le fasi in cui viene svolta la valutazione per concedere la certificazione permettono ai gestori dei campi di analizzare la propria politica ambientale, identificando le tematiche ambientali rispetto alle quali è necessario apportare dei miglioramenti. In un processo che dura circa 3 anni, il circolo che richiede la certificazione GEO deve realizzare tutti gli interventi necessari per raggiungere gli standard ambientali richiesti per la certificazione e definiti nel documento dei criteri ambientali.
Tra questi interventi ci sono una graduale sostituzione dell’erba per quella più adatta alle condizioni locali e che richieda meno acqua, la gestione dell’acqua (irrigazione e drenaggio), la falciatura frequente, la laminazione, l’uso responsabile dei fertilizzanti, l’aerazione e carotaggio, l’applicazione di materiali sabbiosi che contrastino l’accumulo di paglia, il mantenimento della biodiversità e della fauna del territorio.
Una volta che le prestazioni ambientali del percorso hanno raggiunto un livello adeguato rispetto ai criteri definiti da GEO, il circolo può procedere alla compilazione del modulo di certificazione e ricevere la visita del verificatore accreditato GEO. Il verificatore valuta il percorso e le strutture annesse e analizza la documentazione inerente i diversi aspetti ambientali allo scopo di valutare le performance dichiarate dal circolo ed emettere un report. Sulla base di questo report, in tempi brevi, GEO emette uno dei seguenti tre pareri: Certificazione approvata, Certificazione non approvata per il non raggiungimento degli standard ambientali richiesti oppure Certificazione “in stand-by” concedendo un periodo di tempo definito per soddisfare pienamente gli standard ambientali richiesti. Per mantenere la Certificazione Ambientale GEO, il Circolo dovrà dimostrare ogni 3 anni di aver migliorato i propri standard ambientali o di averli mantenuti in caso abbia raggiunto l’optimum e deve ripetere le fasi di richiesta della Certificazione e di visita da parte del verificatore accreditato GEO.
In Italia, grazie a un previdente percorso iniziato già negli anni ’80, a dimostrazione di come il problema della sostenibilità fosse nel golf italiano considerato ben prima che divenisse il tema diffusamente discusso di oggi, sono numerosi i circoli con certificazione GEO. Si tratta in molti casi di circoli che, essendo inseriti in aree di grande interesse ambientale, con particolare riferimento alla biodiversità, ma anche al patrimonio culturale, storico e architettonico, hanno saputo guardare all’investimento nella conservazione del territorio come ad un’opportunità per controllare i costi. La loro lungimiranza gli ha permesso non solo di distinguersi e di avere un migliore rapporto con il contesto in cui sono inseriti, ma anche di ottenere vantaggi concreti in termini di risparmio, disponibilità che chiaramente può essere impiegata per migliorare ulteriormente la qualità della struttura e delle sue iniziative. In Italia, oltre alla certificazione CEO, la FIG promuove il progetto Biogolf rivolto agli imprenditori, alle Regioni e agli Enti locali, ai gestori di campi da golf già esistenti, ai progettisti e ai tecnici di campi da golf e alle industrie del settore. Un campo da golf ben pianificato, ben progettato e gestito in modo intelligente, può migliorare la qualità dell’aria, dell’acqua e del suolo attraverso una gestione sostenibile e coerente del territorio e delle risorse.
In quanto ai golfisti, la GEO ha implementato 18 consigli, che descrivono abitudini che favoriscono la sostenibilità ambientale. Spesso con un piccolo cambiamento di mentalità che porta a cambiare un comportamento, si può fare una grande differenza. Tali consigli sono:
- Porta la tua acqua nella tua borraccia
- Chiedi prodotti di produzione locale nella clubhouse quando prendi uno spuntino
- Utilizza palle riciclate o comprale di seconda mano
- Cammina invece di usare la golf cart
- Ripara i divots per aiutare a prevenire danni al tappetto erboso
- Partecipa come volontario in un progetto o comitato ambientale
- Incoraggia ai gestori del tuo campo ad essere più coinvolti con la sostenibilità
- Condividi la macchina con i tuoi compagni di gioco
- Se non puoi condividere la macchina, considera di raggiungere il campo con i mezzi pubblici
- Ripara i tuoi pitchmarks sul green
- Porta con te i tuoi rifiuti e raccogli qualsiasi altri tu trovi
- Usa tee di bamboo o legno
- Prenditi un minuto per apprezzare la fauna e l’ambiente che ti circondano
- Evita di usare oggetti di plastica monouso nella clubhouse
- Comunica il tuo apprezzamento per le misure verso la sostenibilità allo staff del club
- È una partita occasionale? Considera di non usa le scorecard
- Entra nel mondo dell’abbigliamento sostenibile
- Interessati alle iniziative della community del tuo circolo
Anche la più piccola decisione può fare la differenza. Se si considera che la popolazione mondiale di golfisti è di circa 60 milioni, l’impatto di piccoli cambiamenti è enorme e permetterà di conservare spazi dove le generazioni future potranno continuare a giocare a golf.
Anche se il sistema golfistico italiano non è il migliore al mondo, può certamente vantare vere eccellenze che spiccano anche sul panorama internazionale per sostenibilità ambientale. Questi esempi di buona gestione delle risorse e la comprensione di quanto, oggi più che mai, sia fondamentale sviluppare e continuare a migliorare la relazione con l’ambiente, il territorio in cui il percorso golfistico è inserito, fanno sperare per un futuro dove sempre più strutture raggiungano il traguardo della certificazione internazionale. Il prestigio delle strutture certificate a livello di turismo internazionale, sempre più attento alle tematiche ambientali, attira giocatori stranieri che vogliono vivere l’esperienza di giocare in campi dove la salute dell’ambiente e dei giocatori viene tutelata.