Allora, il super consiglio da dare al neofita, che ripeto per noi rimane il Giangia, amico immaginario Giangiacomo Giangiotti, detto il Giangia, che ci siamo inventati un po’ per dare riferimento allo stereotipo per noi di giocatore che comincia ma che è molto attento molto curioso e molto rispettoso del golf è quello di fare un processo di apprendimento a 360 gradi perché se no come si suol dire “se non le chiede di tavola di solo metà” il golf lo si vive bene e lo si apprezza secondo me a 360 gradi se si conosce a 360 gradi. Quindi prima cosa sicuramente affidarsi a un maestro con cui si ha una buona empatia, questo è fondamentale.
Seconda cosa di dare sempre un ‘occhiata all’attrezzatura anche se è attrezzatura usata, regalata da un amico, comprata usata, trovata, non è importante però che abbia delle caratteristiche che vadano bene e che non siano un freno all’apprendimento per noi perché già il golf è molto difficile imparare a giocarlo con attrezzatura che non è consola alle nostre caratteristiche può diventare impossibile far desistere anche molti giocatori. Imparare le regole e l ‘etichetta cosa su cui sul nostro canale diamo sempre molta attenzione perché fa parte del gioco del golf, perché fa diventare golfisti più piacevoli e migliori, perché è più bello. Condividere, secondo me la condivisione nel golf in generale, ma nel golf è veramente una parte fondamentale del golf, anche quelli a cui piace giocare un po’ da soli così, spesso è semplicemente perché non trovano persone piacevoli con cui condividere realmente,
mentre invece secondo me là fuori c ‘è sicuramente sempre un golfista simile a noi con cui potrebbe essere molto bello interagire. Noi diciamo sempre che il nostro canale vuole essere un po’ un centro, un aggregatore in modo tale proprio da essere più facile trovare persone che ci assomiglino e che pensino e ragionino il golf uguale a noi.
Poi altro consiglio è non avere paura di fare domande, non avere paura della curiosità, del sentirsi estraneo a un sistema soltanto perché non li conosce ancora, perché se non si fanno le domande giuste, le persone giuste nel momento giusto si rischia poi di fare errori nel momento sbagliato e soprattutto non godersi a pieno del bello dello stare al golf del viverlo, di non avere paura di varcare i cancelli. Ci sono probabilmente ancora dei circoli che non sono pronti a cominciare a giocare, ma ce ne sono tanti che sono fatti apposta per chi comincia. Quindi cercare di capire se il circolo, il posto dove stiamo andando da prendere il golf ci rappresenta ed è un posto dove ci piace stare, a prescindere dall ‘imparare a giocare a golf, perché questo secondo me fa parte del pacchetto completo. E poi divertirsi, non avere troppe seghe mentali, non pensare troppo allo swing e alla sua bellezza estetica, ma alla funzionalità al cercare di avere una costanza di rendimento data da un po’ di pratica e tanto campo, perché il campo forgia e prima ci si va e prima si comincia a capire che cosa realmente è il golf e come portarsi a casa il risultato contro il drago vera disputa poco come noi chiamiamo il campo da golf.