Roma e Monterosi sono protagoniste delle riprese del film “Il Tempo è ancora nostro”, diretto da Maurizio Matteo Merli ed interpretato da Ascanio Pacelli, Mirko Frezza, Miguel Gobbo Diaz, Simone Sabani, Viktorie Ignoto e con la partecipazione straordinaria di Andrea Roncato. Il film racconta la storia di amicizia di Tancredi (Ascanio Pacelli) e Stefano (Mirko Frezza), due poli opposti ma uniti dall’amore per il Golf. Ne abbiamo parlato con il regista Maurizio Matteo Merli che ci ha raccontato come è nata l’idea di questo film.
“L’idea di questo film nasce perchè anche io gioco a golf ed un giorno ero nel mio circolo, stavo facendo 18 buche con un caro amico, che si chiama tra l’altro come uno dei personaggi di questo film, e mentre giocavamo un suo racconto mi ha generato delle emozioni. Da li l’idea che questo splendido sport poteva diventare la narrativa di qualcosa di molto molto interessante da proporre al grande pubblico ma sopratutto per divulgare questo sport che deve essere vissuto come una scoperta per noi italiani”.
Come può aiutare un film come questo il movimento golfistico italiano?
“Io per primo mi sono avvicinato per caso al golf, perchè non è sempre facile entrarci in contatto, pensare poi che è uno degli sport più praticati al mondo e in Italia non sia considerato come merita è un dispiacere. La cosa che ho cercato di fare in questo film, è stata semplicemente quella di renderlo il più accessibile possibile, mettendo personaggi estremamente differenti tra loro come Ascanio Pacelli e Mirko Frezza, Miguel Gobbo Diaz, l’antagonista di Ascanio, Andrea Roncato che sarà un pò il loro mentore, personaggi così variegati e così anche distanti dal mondo del golf, tranne Ascanio, che possano essere comunque veicolo di divulgazione ma soprattutto hanno la forza di far apparire questo sport non come uno sport per soli ricchi ma come uno sport accessibile a tutti”.
Perche hai scelto come protagonisti Ascanio Pacelli, Mirko Frezza?
“Ascanio perchè, nel momento in cui si parla di sport, in questo caso di golf, ci deve essere quella giusta dose di credibilità e avevo bisogno di un protagonista che fosse un golfista credibile. Non a caso anche Miguel ha fatto più di 6 mesi di lezioni di golf con un maestro, e per questo ringrazio La PGA Italiana e la Federazione Italiana Golf. Quindi Ascanio era il protagonista perfetto perchè credo ha ancora qualcosa da dimostrare nel mondo dello spettacolo. Mirko invece perchè rappresenta la pancia di noi attori, è emozione allo stato puro, così forte così debordante che poteva essere interessante inserirlo in un contesto come questo”.