Surf e non solo, è stato il primo surfista italiano ai Giochi Olimpici, ma ha tante altre passioni nel mondo dello sport al di fuori dell’acqua, ed una di queste è il golf! Abbiamo fatto due chiacchiere con Leonardo Fioravanti, campione italiano di surf ma anche grande appassionato. Gli abbiamo chiesto cos’è per lui il golf e quali sono i suoi obiettivi per il futuro.
Allora Leonardo, come hai scoperto la tua passione per il golf?
“Quando avevo undici anni, il compagno di mia mamma, Stephen Bell, che tra l’altro è stato il team manager di Kelly Slater per tantissimi anni, mi ha fatto scoprire il golf, e subito mi è piaciuto tantissimo perché è uno sport molto competitivo in cui devi concentrarti per migliorare. Anno dopo anno ho notato che pian piano stavo migliorando. E la cosa meravigliosa è che nei posti in cui andiamo, spesso ci sono dei super campi da golf, quindi è perfetto quando il mare non è eccezionale”.
Com’è stata l’esperienza sul campo da golf del Marco Simone alla Pro-Am dell’Open?
“L’esperienza al Marco Simone nella Pro-Am dell’Open d’Italia 2023 è stata bellissima! Ci siamo divertiti tantissimo: ho giocato con i fratelli Boglione, con cui ho appena iniziato a lavorare grazie a K-Way (proprietari del brand K-Way dal 2004, ndr), e con Marcel Siem, un giocatore spettacolare. Ci siamo davvero divertiti molto. Marcel è stato estremamente cordiale e ci ha trattato come amici, nonostante fosse sicuramente concentrato. Ma si è divertito molto anche lui. Abbiamo giocato, scherzato e il campo era semplicemente meraviglioso. I green erano velocissimi e il fairway molto stretto, ma perfetto. L’unica sfida, ovviamente, era il rough, che era veramente difficile da superare. Spesso, appena ci finivi dentro, diventava davvero complicato uscirne”.
Quali sono le somiglianze tra surf e golf in termini di mentalità e preparazione mentale?
“Tra il surf e il golf ci sono molte somiglianze, soprattutto nella mentalità e nella preparazione mentale. È evidente che entrambi richiedono un’enorme concentrazione. Inoltre, c’è una similitudine notevole che riguarda il fatto che ci sono diciotto buche nel golf e un numero considerevole di onde nel surf. In entrambi i casi, se si commette un errore, è necessario essere pronti a riprendersi mentalmente e a dimenticare il colpo o la manovra precedente. Questo è un aspetto comune nelle competizioni sulle onde, dove possono verificarsi degli errori occasionali. Tuttavia, è importante riprendersi immediatamente, mettendo alle spalle il passato e focalizzandosi sul presente e sul futuro. Questi sono senz’altro aspetti simili tra il surf e il golf.”
Come riesci a coniugare allenamento e pratica del golf con la vita da campione di surf che ti spinge a dover essere frequentemente in giro per il mondo?
“Guarda, sinceramente non gioco tanto al golf perché ora sono concentrato al 100% sul surf, soprattutto durante questi anni che sono cruciali per la mia carriera. Voglio mantenere il focus sul surf e trovo solo alcuni periodi in cui ho un po’ più di tempo libero per allenarmi nel golf. Principalmente, durante l’inverno alle Hawaii, quando non ci sono competizioni, approfitto per allenarmi a surfare e dedico qualche pomeriggio a giocare nove o diciotto buche di golf. Sono davvero felice di farlo perché attualmente il mio handicap nel golf si aggira intorno a diciotto, forse sedici-diciotto. Quindi sono consapevole che dopo la mia carriera nel surf mi impegnerò seriamente nel golf, anche se so che non raggiungerò mai livelli altissimi. Tuttavia, so che ho ampio margine di miglioramento e non vedo l’ora di dedicarmi al golf dopo la mia carriera nel surf”.
Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
“I miei obiettivi futuri sono chiari: desidero vincere una medaglia olimpica e ottenere una posizione elevata nella classifica del circuito mondiale, sia nel tour WSL che nel Campionato Mondiale. Finora, quest’anno ho avuto un inizio meraviglioso. Sono in top ten dopo la sesta tappa del Campionato Mondiale, quindi le cose stanno andando molto bene. Tuttavia, sono consapevole che c’è ancora molto spazio per migliorare, e sto facendo del mio meglio in ogni modo per perfezionare il mio surf, la mia preparazione mentale e la mia condizione fisica. Sto lavorando duramente per raggiungere il mio massimo potenziale”.
Tre aggettivi sul golf?
“Difficile, divertente ed emozionante”