Rory McIlroy scrive un altro capitolo nella sua leggendaria carriera. A Dubai, il fuoriclasse nordirlandese ha conquistato il DP World Tour Championship, l’evento conclusivo del massimo circuito europeo, e con questa vittoria si è issato, per la sesta volta in carriera – la terza consecutiva – sul trono del golf europeo, eguagliando lo spagnolo Severiano Ballesteros, sei volte “re” tra il 1976 e il 1991. Un trionfo che lo consacra ancora una volta come il re indiscusso del continente.
Rory McIlroy joins Seve Ballesteros with six Race to Dubai titles 🏆 pic.twitter.com/npfVXenWTF
— DP World Tour (@DPWorldTour) November 17, 2024
Matteo Manassero: l’Italia festeggia un’impresa storica
Ma non è solo McIlroy a celebrare. Negli Emirati Arabi Uniti si accende una nuova luce azzurra: Matteo Manassero. Dopo una stagione straordinaria, il golfista veneto ha raggiunto un obiettivo che vale una carriera: la “carta” per competere nel 2025 sul prestigioso PGA Tour, il circuito più ambito del golf mondiale. “E’ stata una stagione incredibile, penso che il golf – ha detto Manassero – mi abbia dato molto di più di quanto mi potessi aspettare. Ho vissuto momenti bellissimi e credo di essere migliorato tantissimo. Per il prossimo anno cambieranno gli scenari, ma non gli obiettivi. Non mi interessa dove e con chi giocherò, ma essere costruttivo nel percorso che sto facendo”.
Con un piazzamento al 30° posto (287, -1) nel torneo di Dubai, Manassero ha messo in cassaforte la sua qualificazione. Questo risultato corona un 2024 da protagonista, un anno che ha segnato il ritorno del talento italiano ai livelli più alti del golf internazionale. Mentre Manassero festeggia, la delusione si legge nel volto di Guido Migliozzi. Nonostante un buon 19° posto (284, -4) sul difficile percorso del Jumeirah Golf Estates (par 72), il vicentino non è riuscito a replicare l’impresa del collega, mancando la qualificazione al PGA Tour per il 2025. Una chiusura di stagione solida ma non sufficiente per il salto di qualità atteso.