Gli statunitensi Xander Schauffele e Collin Morikawa guidano una classifica serrata (sono 8 i giocatori in 3 colpi) del PGA Championship a -15 dopo 54 buche. Due risultati, quelli fatti registrare da entrambi i giocatori nel 3º giro, frutto di strategia e tattica. Nessuno ha ingranato la marcia corretta fin dalla prime buche e i due colleghi si sono marcati stretti per tutta la giornata.
Il tee time insieme non ha certo mitigato la tensione e aiutato ad esprimere il loro miglior gioco. Tuttavia, Schauffele è riuscito a portare a casa le prime 9 buche con 8 par e un birdie (alla 7) per poi tentare di attaccare le seconde. Strategia giusta ma che non ha fatto i conti con l’imprevedibilità del golf. Dopo due birdie alla 10 e alla 14, è arrivato un doppio bogey alla15 ( dopo aver mancato il green con il secondo, aver fatto flappacon l’approccio e aver sbagliato il putt per il bogey) che ha riportato con i piedi per terra il californiano e lo ha obbligato a segnare due birdie finali (17-18) per rimanere in contension e registrare un -3 di giornata. “Ho solo bisogno di rimanere in carreggiata e spero che questo sia abbastanza” ha detto Schauffele in conferenza stampa.
Normale amministrazione anche per Collin Morikawa. Partito subito in salita con un bogey alla 2, il giro del vincitore PGA Championship 2020 è stato costante e solido. Soprattutto sui green. Il cartellino dice due birdie sulle prime nove buche (3-5) e 3 sulle seconde (10-15-18).
3ºposto in solitaria a -14 per Sahith Theegala. Particolarmente in forma in questo periodo dell’anno, il californiano classe ’97 sta portando a casa uno dei migliori tornei della stagione. 65-67-67 sono i risultati delle prime tre giornate. Consistenza e fiducia nei propri mezzi sono le due armi nella sacca del ragazzo nato ad Orange. “Domani mi divertirò un sacco. Sarò sicuramente nervoso ma sarà bello poter sentire quella pressione perché non è una sensazione che si prova tante volte” ha dichiarato Theegala.
Subito dietro, a -13 in T4, l’irlandese Shane Lowry, l’americano Bryson Dechambeau e il norvegese Viktor Hovland. Quella di Lowry è stata una giornata da incorniciare e il motivo è semplice. Dopo aver girato in -6 le prime nove buche (record assoluto del major), l’irlandese ha segnato altri 3 birdie sulle seconde e ha consegnato uno score che eguaglia il precedente record stabilito da Xander Schauffele questo giovedì del miglior round nella storia del PGA Championship.
“Sono andato là fuori con un lavoro da fare oggi, quello di cercare di rientrare in gioco. Direi che ci sono riuscito” ha esclamato Lowry a margine del torneo. Torna a giocarsi un titolo, dunque, anche Hovland, vincitore della FedEx Cup l’anno scorso ma scomparso dai radar durante la prima parte della stagione per dei “problemi” allo swing che ha deciso di risolvere da sé. Il risultato? 3 birdie nelle ultime 4 buche e un quarto posto a due soli colpi dai leader che sanno già di rivincita.
Fuori giri, invece, Scottie Scheffler. Dopo una seconda giornata sulla cresta dell’onda dove ha subito un arresto e consegnato un 66 in Club House, è crollato durante il sabato e non è più riuscito a ritrovare la giusta concentrazione.
“Troppi errori” ha detto Scheffler alla CBS. “Sono venuto qui sperando di fare un buon giro e semplicemente non è stato così”. Una statistica per capire quanto sia serrata la classifica? 15 giocatori con un score migliore o uguale a -10 dopo 54 buche risulta un record assoluto per un major.
Sarà una domenica di fuoco sui fairway del Valhalla Golf Club. Particolarmente caldi saranno sicuramente 3 nomi oltre ai leader: Lowry, Dechambeau e Rose. Perché?
Tutti e tre vogliono entrare nel ristretto club di golfisti ad aver vinto più di un major (Lowry si è aggiudicato il The Open Championship nel 2019, Justin Rose lo U.S. Open nel 2013 e Dechambeau lo U.S. Open nel 2020) e, avendone l’opportunità questa domenica, non se la lasceranno sfuggire. L’occasione è troppo ghiotta. Peccato che davanti ci sia, però, un atleta che di major ne ha vinti due (The Open e PGA Championship, ovvero Collin Morikawa. Lo statunitense sa sicuramente come gestire la tensione e la pressione di trovarsi nel team leader.
“Sì, attingerò proprio a quello stato mentale in cui sono stato più volte” ha detto. “Non solo quelle due (grandi vittorie), ma anche in altri tornei in cui ho giocato bene. Penso che l’obiettivo per me stasera prima del mio tee time sia solo quello di essere preparato e mentalmente presente fin dalla 1”.