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Tiger Woods si trova nuovamente al centro di una disputa, ma questa volta non sul green. Il suo marchio Sun Day Red, lanciato dopo la fine del sodalizio con Nike, è sotto attacco per il logo che lo rappresenta. Il simbolo, una tigre stilizzata composta da 15 linee che celebrano i 15 Major vinti da Woods, è stato contestato da Puma, che lo considera troppo simile al proprio iconico emblema, il “Gatto Saltante”, in uso da oltre mezzo secolo. Secondo un documento depositato il 2 gennaio, Puma ha presentato un’opposizione ufficiale alla registrazione del marchio di Sun Day Red, interrompendone temporaneamente il processo. “La somiglianza tra i due loghi e la natura correlata dei prodotti rendono probabile una confusione nei consumatori,” si legge nell’istanza.
Un brand nato dalla separazione con Nike
Sun Day Red rappresenta la nuova avventura imprenditoriale di Woods, iniziata dopo la chiusura della sua storica collaborazione con Nike durata 27 anni. In partnership con TaylorMade, Woods ha creato un marchio che vuole rappresentare la sua eredità sportiva e il suo stile unico.
TaylorMade, rispondendo alle accuse, si è mostrata sicura della solidità del proprio logo: “Siamo estremamente fiduciosi nella validità del nostro marchio e delle sue caratteristiche distintive,” ha dichiarato l’azienda a CNBC.
Un’altra battaglia legale in corso
Non è solo Puma a ostacolare Sun Day Red. Tre mesi fa, anche Tigeraire, azienda specializzata in dispositivi per la ventilazione personale, ha avviato un’azione legale contro il logo del marchio di Woods. La disputa è attualmente oggetto di esame in un tribunale federale, aggiungendo ulteriore pressione al cammino del nuovo brand.
Un futuro incerto per Sun Day Red
Le controversie legali rappresentano un ostacolo significativo per il giovane marchio, che aspira a diventare un protagonista nel panorama dello sport e del lifestyle. Tiger Woods e il suo team dovranno dimostrare la propria capacità di proteggere l’identità del brand e garantire la sua crescita. In attesa delle decisioni legali, resta da vedere se il simbolo della t