Altro tiro, altro giro, altro regalo direbbe un famoso telecronista dell’NBA. La frase, però, è perfettamente calzante, in questo caso, anche nel golf. E vedere giocare (e vincere) Rory McIlroy, è uno spettacolo. Un altro titolo nel palmarès, un altro trofeo da portare a casa. Sembra esserci abituato ma di sicuro non sembra voler tirare i remi in barca. Anzi. Ogni volta che piazza la palla sul tee della 1 il giovedì è già, di default, uno dei favoriti.
Il nordirlandese, uscito vincitore dal Wells Fargo Championship con un 4° round sublime dove ha segnato 2 eagle, 5 birdie, 1 bogey e un doppio bogey, ha confermato di essere l’unico giocatore che può dare battaglia al numero 1 al mondo Scottie Scheffler.
Una giornata, l’ultima, dove McIlroy è riuscito a fare la differenza tra la 8 e la 15. Uno stretch di buche girate in -8 che gli ha permesso di mettere molta pressione a Xander Schauffele, fino a quel momento in lizza anche lui per il titolo. Il verdetto? Rory ha chiuso il torneo in -17 per un totale di 267 colpi. Xander è rimasto 5 colpi dietro, a -12 (272 totali).
Una statistica qualunque? Se l’americano e il nordirlandese avessero giocato match-play quelle 8 buche, McIlroy ne avrebbe vinte 7.
“Lui è Rory McIlroy. Sapete chi è, no? Quando è al top è al top” ha dichiarato in conferenza stampa Schauffele.
Dietro, in 3° posizione a -9, Byeong Hun An. Il coreano ha fatto fatica a carburare durante le prime 3 giornate nonostante fosse rimasto comunque nella parte “sana” della classifica. Il balzo in avanti è arrivato grazie al round finale con un -5 di giornata composto da 7 birdie e 2 bogey.
Si rivede nella parte alta del leaderboard anche Jason Day. L’australiano, T4 a -6 insieme a Sunjae Im, era partito molto bene i primi due giorni segnando un 68 e un 67. Peccato che il “moving day” lo abbia rallentato con un brutto 73 (fino alla 13 era + 5 di giornata).
Sesta posizione per il canadese Mackenzie Hughes e l’americano Denny McCarthy a -5. Ottava, invece, per Max Homa e Sepp Straka a -4. Chiude la top 10 un gruppetto formato da Russell Henley, Grayson Murray e Taylor Pendrith (vincitore la scorsa settimana della CJ Cup Byron Nelson).
E pensare che la settimana prima del Masters il McIlroy non era contento del suo swing ed era andato a prendere lezioni da Butch Harmon. E pensare che dopo la “brutta” prestazione sui fairway dell’Augusta National molti avevano pensato: “Ecco, è fuori palla”.
Peccato che due settimane dopo abbia vinto il Zurich Classic in coppia con l’irlandese Shane Lowry, peccato che domenica si sia portato a casa il suo 4° Wells Fargo Championship dal 2010.
Una capacità, quella di rimanere sulla cresta dell’onda e altamente performanti per tutti questi anni, che pochi nomi nella storia del golf hanno avuto. Tiger Woods, Jack Nicklaus, Phil Mickelson.
“Ogni volta che raggiungo alcuni di questi traguardi o faccio queste cose, ripenso sempre, ad esempio, a me quando avevo 20 anni e giocavo in questo torneo per la prima volta”, ha affermato McIlroy. “Se a quel tempo avessi saputo che le cose sarebbero andate così, probabilmente non ti avrei creduto. Ogni volta che accadono cose come queste, mi sento incredibilmente fortunato e grato di avere l’opportunità di fare quello che faccio”.
Adesso arriverà al PGA Championship, al via questa settimana dal 16 al 19 maggio al Valhalla Golf Club di Louisville, Kentucky, con due vittorie consecutive sulle spalle.
Statistica particolare? L’ultimo giocatore ad aver vinto un major dopo due vittorie consecutive è proprio Rory, e si tratta sempre del PGA Champioship. In quell’anno veniva da uno stretch di gare dove si era aggiudicato il The Open e il World Golf Championships-Bridgestone Invitational.
Stando a quanto dichiarato proprio dal nordirlandese, quello che gli manca è ormai solo un altro major: “l’unica cosa che devo fare è ottenere un altro major. E sai, una vittoria come questa è un buon modo per prepararsi al PGA Championship della prossima settimana”.
Questo è il primo titolo individuale di McIlroy nel PGA TOUR dal Genesis Scottish Open dello scorso luglio e il suo primo titolo individuale negli Stati Uniti dalla CJ CUP in South Carolina dell’autunno del 2022. L’Hero Dubai Desert Classic, che ha vinto a gennaio, è stato il suo unico titolo individuale tra il Genesis Scottish Open e il Wells Fargo. Prima dello Zurich Classic, McIlroy era finito tra i primi 15 una volta su otto partenze del PGA TOUR quest’anno.