Brian Harman ha ottenuto una vittoria a sorpresa ma straordinaria nel 151° The Open, l’ultimo dei quattro Major stagionali. Ha concluso il torneo con un totale di 271 colpi (67 65 69 70, -13), prendendo il comando sin dal secondo round e mantenendo sempre una distanza significativa dagli avversari, aumentando persino il vantaggio nell’ultima giornata. Harman ha lasciato a sei colpi di distanza Sepp Straka, Tom Kim, Jason Day e Jon Rahm, tutti classificatisi al secondo posto con 277 (-7). Rahm, dopo un terzo giro eccezionale in cui aveva fatto una rimonta impressionante con 63 (-8), sperava di ottenere un risultato migliore, magari aggiungendo un altro Major al suo palmarès dopo la vittoria al The Masters di quest’anno. Tuttavia, ha dovuto cedere alla superiorità di Harman. Guido Migliozzi, dopo tre buoni giri, ha avuto un calo nell’ultimo round, classificandosi al 64° posto con 282 (+8).
A new name added to the most iconic trophy in golf.
Brian Harman, your Champion Golfer of the Year. pic.twitter.com/ute123jyZ7
— The Open (@TheOpen) July 23, 2023
Harman, 36 anni, originario di Savannah (Georgia), ha vinto due titoli in precedenza sul PGA Tour, l’ultimo dei quali nel 2017, e ha ottenuto altri due successi in eventi minori. In passato era già stato in testa a un Major dopo 54 buche nell’US Open del 2017, dove alla fine si era classificato al secondo posto. Nella sua vittoria al The Open, ha incontrato qualche difficoltà all’inizio del turno conclusivo, subendo due bogey nelle prime cinque buche, e Rahm si avvicinava minacciosamente con solo tre colpi di ritardo. Tuttavia, Harman ha saputo reagire bene, realizzando due birdie nelle buche successive e mantenendo la sua calma sotto la pioggia, senza avere più problemi fino al traguardo. Concludendo con un punteggio di 70 (-1) grazie a quattro birdie e tre bogey, Harman ha affermato che essere campione del The Open è un sogno che ha coltivato per molto tempo. Per la sua vittoria, ha ricevuto un premio di tre milioni di dollari su un montepremi record di 16.500.000 dollari, e la sua carriera prenderà sicuramente una direzione ancora più promettente.
Tra gli avversari, buon risultato di Rory McIlroy, che, spinto dall’orgoglio, è risalito al sesto posto (278, -6), ma il tentativo di recupero è stato più un fatto dimostrativo che sostanziale. Degna di nota è la prestazione di Sepp Straka, che essendo austriaco potrebbe ispirare lo staff del Team Europe per la prossima Ryder Cup, avendo già preso parte alla Hero Cup all’inizio dell’anno nella squadra dell’Europa Continentale, come prova in vista della sfida con gli USA. Altri big come Viktor Hovland, Xander Schauffele e Scottie Scheffler hanno avuto prestazioni altalenanti, ma nessuno è riuscito a mettere seriamente in discussione la leadership di Harman. Il giovane talento italiano Guido Migliozzi ha impressionato con una buona prestazione per tre round, ma ha avuto un crollo nel quarto e ultimo turno, finendo al 64° posto. Sfortunatamente, Francesco Molinari non è riuscito a superare il taglio, classificandosi al 92° posto.
The calm before the golfing storm.
Three testing rounds. The challenge of the elements to overcome.
One more to go for the leaders. pic.twitter.com/mbVaQ3JehE
— The Open (@TheOpen) July 23, 2023