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La U.S. KIDS GOlf nasce nel 1997 dalla volontà di Dan Van Horn di far avvicinare i propri figli al golf, permettendo loro di superare innumerevoli ostacoli.
Van Horn, grande appassionato di Golf, provando ad introdurre i propri figli al gioco notò gli innumerevoli ostacoli che ogni bambino doveva affrontare. L’attrezzatura era pesante, nonostante lui avesse accorciato i suoi ferri per renderli utilizzabili dai suoi figli. I percorsi erano interminabili e la durata di un giro di 9 buche era in media di 3 ore e mezza. Infine per poter competere alla loro prima gara i bambini avrebbero dovuto aspettare l’ottenimento dell’handicap, obiettivo alquanto irraggiungibile per bambini di giovane età. Notando così tante mancanze nell’introduzione dei bambini al Golf fondò la U.S. Kids Golf, iniziando ad organizzare i primi tornei su distanze ridotte e a produrre i primi ferri su misura per bambini.
Ad oggi la U.S. Kids Golf è la più grande associazione di Golf giovanile al mondo con 2500 tornei annuali, oltre 1000 maestri certificati e leader nella produzione di attrezzatura da Golf per bambini.
Ma perché la U.S. Kids è riuscita a colmare le mancanze del Golf?
1. SCALING e SKILLS
In tutte le attività U.S. Kids il concetto principale è lo “SCALING” ovvero “ADATTAMENTO”, il Golf deve essere quindi adattato ai bambini e non viceversa. Questo può essere applicato a tutto, dall’attrezzatura alla lunghezza di una buca fino alla terminologia utilizzata durante una lezione. Devono essere quindi tenute in considerazione le capacità del giocatore (SKILLS), adattando le sfide (buca di gioco/attrezzatura/esercizio) alle skills dei bambini creeremo esperienze motivanti e divertenti. In questo modo otterremo il “FLOW” ovvero il massimo coinvolgimento.
Per farvi un esempio la U.S. Kids organizza 3 differenti tipologie di gare, dove i percorsi sono adattati al livello di gioco dei partecipanti:
- Beginners Events: per giocatori alle prime esperienze in campo
- Local Tour: per giocatori di livello intermedio
- International Events: eventi di 2 o 3 giorni dove è richiesto un livello avanzato di gioco.
2. IL NEXT FACTOR
Altro punto molto importante è il “NEXT FACTOR” ovvero dare sempre un obiettivo successivo al bambino. Questo farà nascere la passione nel giocatore che vorrà tornare al Golf per conoscere la nuova sfida. E’ quindi essenziale creare un percorso, composto da tanti sotto obiettivi, che appassioni il bambino dall’inizio e che gli permetta poi di divertirsi in campo e nelle sue prime gare.
3. MEASURE
Dopo aver creato un percorso chiaro, con sfide proporzionate alle capacità dei giocatori, l’ultimo ingrediente per appassionare un bambino al Golf è sicuramente misurare il suo impegno (Measure). Il Golf è un gioco complicato e che richiede molta pratica, è quindi importante premiare e riconoscere ogni miglioramento, anche il più piccolo. Come in una qualsiasi gara vengono premiati i primi classificati, al termine di una lezione o di una serie di lezioni è importante certificare il miglioramento dei giocatori con riconoscimenti, medaglie o premi.
4. I GENITORI SONO IMPORTANTI
Forse l’aspetto più discusso nel mondo dei bambini è la presenza dei genitori. La U.S. Kids si differenzia da tante associazioni sportive proprio per questa caratteristica, dalle gare all’insegnamento cerchiamo sempre di coinvolgere i genitori. Durante i tornei i genitori sono invitati a fare da caddy ai loro figli, mentre nell’insegnamento le dispense utilizzate dai maestri vengono condivise con i genitori, così che possano aiutare i loro figli durante la pratica al di fuori delle lezioni. Altro dettaglio molto importante sono le aspettative del giocatore, ma soprattutto dei genitori. Durante gli eventi U.S. Kids Golf vengono infatti organizzati dei veri e propri “PARENT SEMINAR”, meeting dove vengono date tutte le informazioni necessarie ad un genitore per capire quali atteggiamenti sono migliori e quali invece andrebbero evitati. La chiave per migliorare il rapporto tra genitore e figlio su un campo da Golf è sicuramente far capire ad entrambi che il Golf è un gioco che tende alla perfezione senza mai toccarla (se non in rarissimi casi). L’errore o il brutto colpo deve quindi essere accettato da entrambi ed il genitore dovrà capire che il bambino avrà bisogno del suo supporto dopo i brutti colpi e non dopo quelli ben riusciti. Dal 2010 la U.S. Kids è presente in Italia grazie a Lola Geerts, Presidente dell’associazione U.S. Kids Golf Italy.
Nei prossimi articoli vi parleremo ancora più nel dettaglio dei Tornei, delle metodologie di insegnamento e delle caratteristiche di un corretto ferro da Golf per bambini.