Manca sempre meno al XX Open Italia Pitch & Putt che si svolgerà il prossimo 22 e 23 giugno presso il Tiber Golf Club. Per questo abbiamo avuto fatto due chiacchiere con il Direttore del circolo Chiara Steffani, che ci ha raccontato come si stanno preparando per un evento così importante.
Allora Direttore che significa per il Tiber Golf ospitare un evento importante come il XX° Open d’Italia Pitch & Putt ?
“Il Tiber Golf Club da diversi anni si è contraddistinto, a seguito di un lavoro mirato, per essere un Circolo Promozionale nel panorama golfistico romano; nonché l’unico pitch & putt 18 buche di tutto il Lazio. L’incessante lavoro quotidiano sta dando i suoi frutti ottenendo un’ottima risposta in termini di abbonati, affluenza di giocatori da altri circoli e conseguente partecipazione alle gare che si svolgono settimanalmente, permettendo al Club di essere considerato alla stregua di un “classico” circolo di golf. Ospitare per la seconda volta (ultimo Open nel 2018) questo evento secondo noi è la giusta riconoscimento del lavoro svolto poiché posso affermare che il Tiber Golf è ormai un punto di riferimento nel pitch & putt italiano.”
Come ti spieghi la grandissima richiesta di partecipazione per questo evento?
“Abbiamo aperto le iscrizione i primi giorni di febbraio e nelle prime 48 ore abbiamo registrato i primi 50 giocatori, per poi arrivare al sold out nelle successive settimane. Oltre la grandissima richiesta da parte dei giocatori italiani, il motivo di orgoglio è la numerosa partecipazione da parte di giocatori appartenenti a Federazioni estere. Avremo sul campo giocatori di livello provenienti da Spagna, Portogallo, Francia, Armenia e Moldavia. Questo entusiasmo conferma che il Pitch & Putt è molto seguito all’estero ma anche in Italia sta iniziando ad avere il suo giusto seguito”.
Come vi siete preparati per ospitare questo grande evento e quali miglioramenti avete apportato al campo per l’occasione?
“Abbiamo lavorato negli ultimi 8 mesi per rendere il Club più accogliente, migliorando le aree esterne, il Driving Range ma soprattutto il percorso: oltre ai lavori di ordinaria manutenzione abbiamo eseguito lavori di trasemina, diverse carotature e verticut sui green. I lavori di potatura sono stati ingenti. Grazie all’aiuto dei nostri sponsor abbiamo dotato il campo di panchine nuove, aste, bandiere, tazze e tabelle segnaletiche. Basta arrivare nei pressi del circolo per poter scorgere direttamente dalla strada il verde brillante del mando erboso. Ovviamente stiamo rendendo il campo tecnicamente più ostico per offrire un’esperienza di gioco più sfidante”.
Quali sono le caratteristiche uniche del Tiber Golf che rendono speciale l’esperienza di gioco per i partecipanti del torneo?
“I nostri par 3 sono conosciuti per essere tecnicamente ostici e richiedono un abile gioco di precisione e di difficile recupero in caso di errore. I green sono sempre più scorrevoli e sarà difficile trattenere la palla vicino l’asta. Abbiamo bunker su ogni buca e molti alberi a copertura. Le aree di penalità sono diverse e contribuiscono a rendere il gioco più tecnico”.
Quale impatto prevedete che l’Open d’Italia Pitch & Putt avrà sul Tiber Golf in termini di visibilità e futuro afflusso di giocatori?
“Abbiamo già notato un afflusso maggiore negli ultimi mesi soprattutto da Golfisti curiosi di conoscere la realtà del Tiber e del Pitch & Putt. Ci auspichiamo di avvicinare molte altre persone, già golfisti e non, nei mesi a venire”.