[Aggiornamento del 27 maggio]
Grayson Murray, golfista del PGA 58esimo al mondo, è tragicamente scomparso questa mattina all’età di 30 anni. Si era ritirato ieri alla 16esima buca del secondo giro al Charles Schwab Challenge a Fort Worth in Texas. La notizia della sua morte ha gettato nel lutto il mondo del golf, che piange la perdita di un giovane talento con un futuro ancora da scrivere. Originario di Raleigh, North Carolina, Murray aveva iniziato la sua carriera da professionista nel 2017, guadagnandosi rapidamente una posizione di rilievo nel panorama golfistico internazionale. La famiglia ha ammesso che Grayson si è tolto la vita, in un certo senso accettando il fatto che, come da lui stesso ammesso “Molte volte ho pensato di arrendermi. Rinunciare a me stesso. Rinunciare al gioco del golf. Rinunciare alla vita, a volte».
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La decisione di ritirarsi era apparsa inusuale, ma nessuno avrebbe potuto immaginare il tragico epilogo che sarebbe seguito sebbene, nonostante i successi sul campo, la vita di Murray non è stata priva di difficoltà. Il giocatore ha dovuto affrontare numerosi problemi personali, tra cui depressione e alcolismo, problemi che hanno spesso interferito con la sua carriera, costringendolo a ritiri improvvisi dai tornei e a pause prolungate. Murray è stato sempre aperto riguardo alle sue battaglie, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica su temi spesso considerati tabù nel mondo dello sport professionistico.
La redazione di Golf-Magazine si unisce al cordoglio dell’intero mondo del golf. Molti suoi colleghi hanno espresso il loro dolore e la loro incredulità sui social media, ricordando Murray non solo come un grande giocatore, ma anche come una persona gentile e generosa. Gli organizzatori del Charles Schwab Challenge, in accordo con i genitori di Murray, hanno deciso di proseguire il torneo in suo onore, dedicando un minuto di silenzio alla sua memoria prima dell’inizio della giornata di gara.