La notizia ha sbalordito tutti o quasi, una decisione storica per il futuro del golf. Dopo un lungo e acceso conflitto durato circa un anno, sia all’interno che fuori dalle aule di tribunale, PGA Tour e LIV Golf hanno annunciato ieri la fusione in un’unica entità. L’annuncio ha sorpreso esperti e commentatori sportivi di tutto il mondo, poiché sin dalla sua creazione, LIV Golf, finanziato dal fondo sovrano saudita, aveva creato notevoli turbolenze nel settore del PGA Tour, l’associazione che riunisce i principali tornei statunitensi e che, insieme all’European Tour, rappresenta da sempre l’entità di maggior rilievo nel panorama del golf professionistico.
“Da questo momento in poi, i tifosi possono stare certi che manterremo la promessa che abbiamo sempre fatto collettivamente: promuovere la competizione tra i migliori golfisti professionisti e impegnarci costantemente per garantire e plasmare il futuro dello sport”, ha dichiarato Jay Monahan, commissario del PGA Tour, che presumibilmente diventerà il CEO del nuovo circuito. Yasir al Rumayyan, governatore del fondo sovrano saudita, dovrebbe assumere la carica di presidente. L’accordo comprende anche un altro importante circuito, il DP World Tour.
The PGA TOUR, DP World Tour and PIF announce landmark agreement to unify men’s professional golf.
— PGA TOUR (@PGATOUR) June 6, 2023
Fin dalla sua fondazione, LIV Golf ha contrattualizzato alcuni dei golfisti più famosi al mondo, come Brooks Koepka, Dustin Johnson e Phil Mickelson, offrendo loro compensi fino a 150 milioni di dollari. Questo ha scatenato la furia dell’organizzazione del PGA Tour, che ha minacciato sanzioni e sospensioni per coloro che avessero aderito al circuito concorrente. Ciò ha dato il via a una serie di contenziosi legali reciproci, che ora sembrano destinati a concludersi fuori dal tribunale grazie a questo accordo di fusione.