Tre round su quattro al limite della perfezione (il 1° il 3° e il 4°) hanno garantito a Davis Thompson la vittoria al John Deere Classic con un margine di 4 colpi sugli inseguitori. Il totale di 256 colpi, -28 per il totale (nuovo record dopo il -27 di Michael Kim del 2018), arriva dopo 2 bogey-free round (la prima giornata ha chiuso in -8 e la terza in -9 senza alcun risultato sopra par) e un giro, quello di domenica, in -7 con un solo bogey, che ha dato il colpo di grazia al gruppo rimasto a -24 a 4 colpi di distanza.
Il 25enne di Atlanta, Georgia, è diventato professionista nel 2021 e grazie a questo successo ottenuto sui fairway del TPC Deere Run in Illinois, il primo titolo in carriera sul PGA Tour, sale direttamente al 22° posto della classifica FedEx Cup.
Dietro, fermi a -24, Thorbjornsen, Clanton (a) e Pan. E tutto dimostra, ancora una volta, che i giocatori che escono dai college sono pronti, anzi prontissimi a gareggiare direttamente ad alti livelli. Thorbjornsen, alla 3° apparizione da professionista su un torneo del PGA Tour, si è già piazzato secondo. Ma gli addetti ai lavori non sono stupiti. Il ragazzo, 22enne alunno della prestigiosa Stanford University, si è classificato in cima al PGA Tour University Ranking che gli ha permesso di avere una carta del Tour.
“Sapevo di aver bisogno di un ottimo round” ha detto Thorbjornsen a fine gara. “Ovviamente mi sento davvero bene per dove è arrivato il mio gioco ma ci sono ancora tante cose su cui posso migliorare”. Grazie alla vittoria, Thompson si è aggiudicato l’esenzione per giocare l’Open Championship al Royal Troon alla fine di questo mese e per il Masters del prossimo aprile nella sua nativa Georgia.
Ma nel mirino, ovviamente, ci sono Ryder Cup e Presidents Cup. “Sì, voglio dire, ovviamente questi sono gli obiettivi” ha detto. “Ma ora che ho ottenuto la mia prima vittoria, sento che il lavoro è solo all’inizio. L’obiettivo è giocare a questo gioco per più di 20 anni e avere una grande carriera”.
Il torneo, tuttavia, mancava di molti nomi caldi. Il motivo? Molti hanno iniziato a muoversi preventivamente per la Scozia per temprarsi al vento e al clima nordeuropeo e alle diverse modalità di gioco che si devono attuare sui green e sui fairway dei links.
Tanti, inoltre, i giocatori che hanno girato sotto par, denotando una “facilità” di campo maggiore rispetto ai precedenti percorsi trovati lungo la stagione del PGA Tour. Sono stati infatti 119 i giocatori su 156 a girare sotto par.
Piccola curiosità? Per la 3° volta consecutiva al John Deere Classic trionfa un giocatore che ha soggiornato in una casa presa in affitto su Airbnb vicino al club. La Trophy House, così è stata soprannominata, ha “portato” alla vittoria J.T. Poston nel 2022 e Sepp Straka nel 2023 e pensiamo, ormai, che verrà presa d’assalto per il prossimo anno quando si disputerà di nuovo il John Deere Classic.