Con un colpo spettacolare nella buca 18 sul campo Pinehurst N.2 nella Carolina del Nord, Bryson DeChambeau, numero 10 nel ranking mondiale e sesto nella classifica US, ha fatto la storia domenica sera. I problemi di putt di McIlroy gli hanno dato il vantaggio necessario per portarsi a casa il trofeo e i 4,3 milioni di dollari di premio. Il fuoriclasse che gioca nel LIV Golf è diventato così il 23° golfista a conquistare due titoli degli US Open, sconfiggendo Rory McIlroy con un up-and-down nell’ultima buca. DeChambeau, affiliato alla SMU (Southern Methodist University Mustangs, in Dallas, Texas), ha celebrato questa sua vittoria all’US Open strappandosi il cappello, gesto in ricordo di un altro SMU, Payne Stewart. Stewart, golfista americano iconico ed eccentrico, vincitore di tre tornei Major, l’ultimo proprio vinto a Pinehurst prima di morire in un incidente aereo nel 1999, è per DeChambeau una delle sue icone del golf: “È con me”, ha detto alla fine del suo secondo round, “…penso a lui ogni volta che cammino su questi terreni”.
Dopo aver imbucato la palla e vincere la sua impresa nel Pinehurst N. 2, aggiudicandosi la grande brocca degli US Open, DeChambeau ha mostrato alle telecamere una piccola spilla che porta nel suo capello e che ritrae la silhouette di Stewart: “Questo è Payne proprio lì, baby”, ha detto mentre l’esibiva. “…A Payne Stewart. Lui è il motivo per cui sono andato alla SMU. Era il motivo per cui indossavo il berretto”. Il legame di DeChambeau con Stewart è più che simbolico. Nonostante DeChambeau avesse soltanto sei anni alla morte di Stewart, nutre per lui una venerazione speciale. In effetti, è stata l’influenza di Stewart, unita a quella di Ben Hogan, un altro ex Mustang, che l’hanno portato a iscriversi al college di Dallas nel 2012 per seguire la sua carriera golfistica.
Nonostante questa vittoria però, DeChambeau non gareggerà alle Olimpiadi di Parigi: non guadagnando punti in classifica dai suoi eventi in LIV Golf, non è riuscito a entrare nella squadra degli Stati Uniti. “Sto giocando un ottimo golf, sono eccitato, ma alla fine sì, sono frustrato e deluso? Certo, si potrebbe assolutamente dire questo. Ma ho fatto le scelte che ho fatto e ci sono delle conseguenze e le rispetto” ha dichiarato. L’evento olimpico di golf maschile, che si svolgerà dall’1 al 4 agosto, al campo Golf National vicino a Parigi, sarà caratterizzato da 60 giocatori. I primi 15 giocatori del ranking mondiale saranno eleggibili per le Olimpiadi, con un limite di quattro giocatori per ogni paese. Oltre ai primi 15, i giocatori sono idonei in base alle classifiche mondiali, con un massimo di due giocatori idonei per ogni paese che non abbia già due o più giocatori tra i primi 15.
Attualmente la PGA americana ha annunciato che saranno Scottie Scheffler (1), Xander Schauffele (3), Wyndham Clark (5) e Collin Morikawa (7), i quattro americani più alti in classifica, a rappresentare gli USA alle olimpiadi. Intanto a marzo, LIV Golf aveva annunciato di aver formalmente ritirato la sua domanda per far sì che i giocatori ricevessero punti per la classifica mondiale dai suoi tornei dopo che l’OWGR avesse precedentemente respinto la sua offerta a causa delle preoccupazioni sul formato del circuito sostenuto dall’Arabia Saudita. DeChambeau, showman LIV Golf da due anni, mantiene però un posto elevato nelle classifiche grazie ai suoi risultati nei Majors, che consentono a lui ed ad altri giocatori LIV di soddisfare i criteri di qualificazione. I colloqui tra il PGA Tour e i sostenitori sauditi di LIV Golf in merito a un potenziale accordo hanno subito un’accelerazione negli ultimi mesi e DeChambeau spera che presto arrivi una sorta di accordo tra i circuiti rivali.