Quando arrivano da me, parte degli errori li hanno già risolti nel senso che è un po’ come un alcoolista anonimo. L ‘alcolista che dice che quando comincia a dire ok, ho un problema, ha già risolto metà del suo problema. Quindi no, l’errore principale è pensare di arrivare, tirare tre colpi e avere indietro un bastone che faccia una peak performance di chissà quale livello. Io spiego sempre che quello che facciamo noi come fitting, come fitter in generale, è quello di ottimizzare la resa media, non la peak performance, che è anche il motivo per cui molti come errore pensano finché non ho un ottimo swing, un buono swing, uno swing regolare che non ce l ‘avrai mai, questo non glielo diciamo, noi nei video lo diciamo, uno swing regolare, uno swing, ognuno trova il suo modo di dire la cosa che sia perfetto, regolare, ripetibile, che me lo sento o che non cambia tutti i giorni, ok?
Queste sono le cose che il giocatore tendenzialmente si dice e finché non avrò questo non andrò a fare un fitting, perché pensano che il fitting sia un ‘ottimizzazione della pick performance mentre invece non è così il giocatore medio, ma compreso i giocatori del tour. Io col mio lavoro seguo da neofiti che hanno cominciato da due giorni a bambini, a giocatori alla nazionale, giocatori che giocano da trent ‘anni, senior, donne, a disabili, a giocatori del tour e a tutti, a tutti gli si ottimizza la resa media, non la peak performance perché non serve a niente la peak performance, anzi spesso nei giocatori migliori la peak performance si cerca di eliminare, si cerca di eliminare perché deve andare come la media, sennò è un casino, sennò non si è regolare.
Quindi l ‘errore più grande, non tanto dei giocatori quando vengono da me, perché lì poi, ammetto forse un po’ ormai anche perché quasi tutti quelli che varcano la mia porta mi conosce e ha fatto una scelta non soltanto legata a un po’ al, diciamo, al fatto che vogliono fare fitting e lo vogliono fare con qualcuno di specializzato, ma perché si fidano, mi conoscono, mi hanno scelto nei video, ok dai video, perché hanno capito il mio approccio e quindi poi arrivano comunque abbastanza, rispettosi e open mind nel senso, raccontami, sono qui per capire. Mi capita, mi capitano ancora giocatori che entrano spavaldi del io so tutto, devi dirmi questo è quello che va bene per me perché io voglio questo ecco ok questo forse può essere un errore che ancora capita da alcuni giocatori entrano convinti di una cosa magari non così vogliosi di capire se questa cosa è reale o meno ma vogliono sentirsi dire sì hai ragione è vero che tu dovresti giocare a child stiff perché questo gli fa bene all ‘ego e gli fa comprare il prodotto che tanto avevano già in mente.
Per il mio modo di lavorare, per il proprio, mio e nostro, quello del gruppo per cui lavoro, che è clubfitting.it, non è così che funziona. Noi diamo il prodotto al giocatore o modifichiamo il prodotto che il giocatore ha in funzione del farglielo lavorare al meglio e non per il suo e l ‘unico ego. Chiaramente fa parte la volontà del giocatore e il suo piacere, fa parte del processo di scelta, ma non deve, non può essere l ‘unica motivazione. Però tendenzialmente l ‘errore principale più che fanno quando vengono da me è quando non vanno da qualcuno che li può aiutare dal punto di vista dell ‘attrezzatura perché pensano ma sì, tanto non mi serve, esattamente come la palla di prima che ti raccontavo tanto non mi serve, tanto è uguale, tanto non faccio mai uno swing uguale all ‘altro che tra l ‘altro non è assolutamente vero e lo diciamo spesso nei nostri video siamo molto incostanti nel rendimento ma non perché non facciamo lo swing uguale ma perché non siamo in grado di tenere il ritmo e il timing nello stesso modo che è un po’ diverso quindi le linee principale da cui arrivano i bastoni rimangono sempre le stesse per molti anni forse a volte purtroppo sarebbe facilissimo cambiare, se ogni giorno ci fosse uno swing diverso, il giorno che decidi di fare uno swing di un certo tipo dovrebbe essere semplice farlo, invece molto complesso.