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Un finale drammatico. Più gli errori commessi che i bei colpi che ci si aspetta nelle ultime buche di un major. Ma questo è il golf, e De Chambeau lo ha capito fin dall’inizio. Lo statunitense originario di Modesto, California, ha chiuso la 124th edizione degli U.S. Open con un up&down dal bunker alla 18 (per salvare il par) che gli è valso il torneo e il suo secondo titolo ad uno U.S. Open (l’altro era arrivato nel 2020 a Winged Foot). Il risultato finale, DeChambeau a -5 con un totale di 274 (67-69-67-71) colpi e McIlroy a -4 con 275 colpi (65-72-69-69), non racconta niente se non un altro secondo posto per l’europeo in uno dei palcoscenici più importanti al mondo.
Ma a metterci del suo, in questa disfatta, è stato proprio il nordirlandese, che ha fatto e disfatto tutto da solo. Avanti di due colpi sul tee della 14 quando il pubblico iniziava ad alzare cori per il campione di Holywood, è andato totalmente in tilt. 4 bogey nelle ultime 3 buche, sbagliando clamorosamente 2 putt dalla corta distanza. Il momento peggiore vissuto da McIlroy tutta la settimana è arrivato proprio sul green della 15: sbaglia un putt da 4 piedi e segna i primi 3 putt della settimana. Da quel momento black out.
Altro putt mancato alla 16, tee shot sbagliato alla 18 e un altro, brutto, putt per chiudere 69 di giornata a -5 per il totale. Da quando McIlroy ha vinto gli US Open al Congressional nel 2011, ha sette top 10 senza vittorie: sono passati più di 100 anni dall’ultima volta che qualcuno ha fatto altrettanto bene senza riportare a casa con il trofeo.
Patrick Cantlay, in T3 con Tony Finau a -4, è rimasto in contention per tutto il pomeriggio, incapace, tuttavia, di imbucare al momento giusto. La battuta d’arresto finale è arrivata alla 16, quando ha mancato il par da qualche metro e si sono infrante così le possibilità di rincorrere la prima piazza. Si chiude, così, anche la speranza per Cantlay di andare alle Olimpiadi. Cantlay avrebbe avuto bisogno di un secondo posto per ottenere il quarto posto americano alle rassegna iridata al via a fine luglio a Parigi al Golf National.
Chi se lo è aggiudicato? Collin Morikawa.
Corey Conners, invece, che ha chiuso con un 70 superando Adam Hadwin ha strappato il pass olimpico per il proprio stato, il Canada, a scapito di quest’ultimo. “Sono così felice di aver fatto quell’up&down alla 18” ha detto DeChambeau. “Non volevo finire di nuovo secondo. Quel colpo dal bunker è stato il colpo della mia vita”. Il 30enne californiano ha guidato il field degli U.S. Open nella classifica della Driving Distance ed è arrivato settimo iin quella dei Greens Hit nonostante abbia chiuso in fondo al field in Driving Accuracy. È stato anche 10° in Strokes Gained Around-the-Green e 12° in Strokes Gained Putting.
Cosa significa? Che per vincere un major, soprattutto a Pinhurst n.2 bisogna saper giocare molto bene a golf, e soprattutto che non può mancare alcun colpo in sacca. Dal gioco corto al gioco lungo, i dati confermano che sono fondamentali entrambi. La parte mentale, poi, definisce il campione dal professionista di buon livello. Ma quella è un’altra storia. “Quando ho girato l’angolo e ho visto che ero tornato indietro di due colpi mi sono detto: ‘No, non permetterò che ciò accada. Devo concentrarmi su come far sì che ciò (la sua vittoria, ndr) accada” ha aggiunto DeChambeau.
Solo 8 i giocatori che ha finito la 124th edizione degli U.S. Open sotto par. Gli altri sono: Matthieu Pavon, da solo in 5° posizione a -3; Hideki Matsuyama a -2 in 6° posizione; Russell Henley e Xander Schauffele a -1 in T7. Il numero uno al mondo Scottie Scheffler ha chiuso il torneo in 288 colpi a +8 per il totale senza mai girare sotto par o uguale al par durante la settimana.
Ecco la classifica aggiornata del World Ranking:
1. Scottie Scheffler
2. Rory McIlroy
3. Xander Schauffele
4. Ludvig Åberg
5. Wyndham Clark
6. Viktor Hovland
7. Collin Morikawa
8. Patrick Cantlay
9. Jon Rahm
10. Bryson DeChambeau
Ecco la classifica della FedExCup
1. Scottie Scheffler
2. Xander Schauffele
3. Rory McIlroy
4. Collin Morikawa
5. Ludvig Åberg
6. Wyndham Clark
7. Sahith Theegala
8. Hideki Matsuyama
9. Byeong Hun An
10. Patrick Cantlay